5 ott 2025
Qualche timore fondato già circolava ma poi ci si è messa la neuroscienza a chiarire come stanno le cose: ebbene, usare ChatGpt riduce i nostri livelli di apprendimento, pensiero e memoria. Lo sostengono i ricercatori del Mit Media Lab di Boston che hanno misurato le attività cerebrali degli studenti. In particolare, è stato studiato l'impatto cognitivo dell'uso di modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) come ChatGpt nella scrittura di saggi, evidenziando i costi cognitivi e le differenze nelle strategie cognitive tra diversi gruppi di partecipanti. Sono stati coinvolti 54 partecipanti, suddivisi in tre gruppi.
Secondo i ricercatori del Mit,” lo studio evidenzia che l'uso di ChatGpt può ridurre il carico cognitivo immediato, ma a lungo termine potrebbe compromettere la memoria, il pensiero critico e la percezione di proprietà del lavoro”. L'uso di strumenti come ChatGpt dovrebbe essere bilanciato con attività che stimolino l'autonomia cognitiva e la creatività. Il messaggio è chiaro: l’adozione di questi nuovi strumenti offre vantaggi in termini di efficienza ma può comportare costi cognitivi significativi, tra cui una riduzione dell'impegno mentale e della capacità di apprendimento autonomo.
Keep up with what matters.
Simple, useful ideas on content, clarity, and growth shared weekly on X and Instagram.

