29 nov 2025
Leggere è uno dei modi più semplici e potenti per allenare il nostro cervello. Quando apriamo un libro, non stiamo solo seguendo una storia: stiamo attivando una rete complessa delle aree cognitive del cervello, ognuna con un ruolo specifico che coinvolgono memoria, attenzione, linguaggio e immaginazione. Ogni frase ci costringe a interpretare significati, collegare idee e costruire immagini mentali, mantenendo la mente flessibile e reattiva.
A differenza dei contenuti consumati in modo rapido e passivo, la lettura richiede un ritmo più lento e profondo. Questo stimola la concentrazione e abitua a rimanere focalizzati più a lungo, una capacità sempre più rara nell’era digitale. Inoltre, leggere espande il vocabolario e rafforza le connessioni neuronali, migliorando la nostra capacità di comprendere e comunicare.
La lettura, inoltre, abitua anche il cervello all’empatia: mettersi nei panni dei personaggi permette di esplorare emozioni e punti di vista diversi dai nostri. È un esercizio silenzioso ma potentissimo, che arricchisce il pensiero critico e la creatività.
Allenare la mente non richiede strumenti speciali: basta un libro, qualche minuto di tempo e la voglia di lasciarsi coinvolgere. Leggere è un investimento quotidiano che rende il cervello più attivo, più elastico e più vivo. Una vera e propria palestra in cui mantenere in forma i nostri neuroni molto più a lungo.
AREE DEL CERVELLO CHE SI ATTIVANO CON LA LETTURA
Aree visive (corteccia occipitale)
Decodificano i segni grafici.
Nella Visual Word Form Area (VWFA) del giro fusiforme sinistro avviene il riconoscimento rapido delle parole.
Aree del linguaggio (emisfero sinistro)
Area di Wernicke (temporale posteriore): comprensione del significato delle parole e delle frasi.
Area di Broca (frontale inferiore): analisi sintattica, struttura delle frasi e supporto alla “lettura interiore”.
Aree fonologiche (temporale superiore e parietale)
Convertono i segni scritti in suoni mentali (“via fonologica”).
Importanti soprattutto per la lettura di parole nuove o complesse.
Aree semantiche (temporali e parietali)
Elaborano i significati, integrano le informazioni e collegano il testo alle conoscenze pregresse.
Aree attento–esecutive (corteccia prefrontale e parietale)
Gestiscono l’attenzione, la memoria di lavoro e il controllo del flusso di lettura.
Default Mode Network (DMN)
Rete di regioni cerebrali coinvolta nell'elaborazione di pensieri interiori come la riflessione sul sé, i ricordi autobiografici, l'immaginazione e la pianificazione del futuro.
Rimani aggiornato su ciò che conta.
Idee semplici e utili su contenuti, chiarezza e crescita, condivise ogni settimana su Facebook, Linkedin e Instagram.

